L’edificio delle Scuole comunali sorge nel 1894 su progetto dell’architetto Ferdinando Bernasconi. Nel 1931, su progetto degli architetti Silverio Rianda e Piero Respini, viene edificato il corpo di chiusura del cortile, di un piano più alto dell’edificio già esistente e dalla nuova imponente facciata con entrata centrale, comunicante con il cortile diventato interno.
La recente realizzazione, a più livelli, della nuova Piazza Castello, compresi i collegamenti pedonali tra la città vecchia, il centro e i quartieri – passaggi separati dalla soprastante megarotonda stradale – ha integrato la vecchia piazzetta scolastica nella nuova zona priva di traffico veicolare. Area pedonale, in parte coperta, che comprende i contorni del Castello e l’esposizione dei reperti archeologi dell’antico porto, ritrovati, restaurati e descritti didatticamente. Con la nuova sistemazione, il Palazzo ha assunto il ruolo di testata del tessuto storico cittadino per chi arriva in città dalla rotonda.
Da anni il Palazzo non è più sede delle scuole comunali. Da allora ha ospitato in contemporanea diverse funzioni. La particella di circa 2730 mq di cui 1740 edificati e 1990 di terreno annesso, è di proprietà del Comune di Locarno.
Nel corso degli anni ci furono alcuni progetti per un nuovo riutilizzo dell’edificio ma nessuno è andato in porto. Il pericolo di un’eventuale demolizione era sempre imminente. Nel 2009 è stato elaborato il progetto di massima “Casa del cinema” per realizzare all’interno del ex palazzo scolastico una sede unica per il festival cinematografico locarnese. Purtroppo nemmeno in questo caso il pericolo di una eventuale demolizione non diminuiva.
Edificio è menzionato come testimonianza pregevole sia nell’ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere) che nell’INSA (Inventario svizzero di Architettura 1850-1920, edito dalla Società di Storia dell’Arte in Svizzera). Nell’ISOS è descritto come «imponente edificio con corte interna e cortile alberato» ed è indicato con l’obbiettivo di salvaguardia A, ovvero quale edificio la cui salvaguardia dovrebbe essere prioritaria. Va rammentato che l’ISOS, secondo la legge e la giurisprudenza a livello nazionale, va inteso quale strumento di lavoro di cui Cantoni e Comuni
devono tenere conto in particolare nell’allestimento dei Piani Direttori rispettivamente dei Piani Regolatori in vista della messa sotto protezione dei beni culturali meritevoli di conservazione. Invece, non solo la protezione dei beni culturali tarda a concretizzarsi (Locarno è fra quei Comuni che non hanno ancora allestito un elenco dei beni culturali protetti giusta la Legge cantonale sui beni culturali del 1997), ma dell’ISOS non si tiene minimamente conto nemmeno quando gli oggetti segnalati siano – come in questo caso – di proprietà del Comune, e quest’ultimo fa delle
scelte strategiche riguardo agli investimenti e all’ubicazione dei servizi pubblici che – come nel caso del Palacinema sul sedime ex Scuole – possono significare vita o morte di un edificio storico di pregio!
Nel 2012 è stato indetto un concorso internazionale d’architettura per la Casa del Cinema che non escludeva demolizione dello storico edificio. Come vincitore è stato scelto il progetto Pardo D’oro di AZPA Ltd. Il progetto menzionato, stando al rapporto della giuria, permette il mantenimento dell’edificio esistente. Quanto verrà effettivamente salvaguardato si potrà verificare dalla documentazione del progetto e dalle numerose immagini presenti anche in rete.
Qui di seguito il testo completo dell’opposizione:
Opposizione Palacinema Locarno